Qualche giorno fa ho avuto una specie di colpo di genio, un’illuminazione. Come spesso capita, quando è successo, stavo guidando.
Non ricordo cosa stessi pensando prima né come ci sia arrivata, solo ricordo che ad un certo punto è stato chiaro nella mia mente come Mary Poppins fosse un perfetto esempio di temporary manager.
Mary Poppins, il famoso personaggio di Pamela L. Travers che arriva, dal nulla, in un contesto problematico, risolve i problemi per poi svanire nuovamente nel nulla, lasciando una nuova armonia, una nuova normalità da affrontare con gli strumenti che ha insegnato, con il giusto mix di severità, “zucchero” e magia. Esattamente come un temporary manager.
La connessione mi sembrava talmente logica e scontata che, appena arrivata a casa, ho subito cercato articoli in merito, trovandone però solo uno.
Onestamente, mi è dispiaciuto, per tre motivi.
In primo luogo, non avevo le mie molteplici fonti da cui trarre ispirazione per approfondire la mia idea.
In secondo luogo, qualcuno aveva già fatto il collegamento ed io ero arrivata seconda, che in questi casi è peggio che ultimi.
In terzo luogo, l’articolo era argomentato molto meglio di come avrei potuto fare io.
Stando così le cose, mi sembra più sensato riproporre l’analisi di Margaret Foulds.
L’articolo a cui mi ispiro, a partire dalla definizione di Mary Poppins presente nella pagina di Wikipedia in inglese dedicata alla famosa tata, evidenzia cinque analogie tra Mary Poppins ed un temporary manager.
Mary Poppins, tradotto dall’inglese, è una tata magica che visita una famiglia disfunzionale e che utilizza il suo peculiare modo di fare per migliorare le dinamiche familiari.
Di seguito, quindi, i cinque elementi essenziali:
1. La magia.
Mary arriva con una borsa che sembra essere piena di un’infinità di grandi pezzi di arredamento. Mentre estrae dalla borsa un appendiabiti, uno specchio da muro, una pianta ed una lampada, stupisce e diverte i piccoli Jane e Michael Banks, i bambini di cui deve prendersi cura. I genitori e gli altri membri dello staff, invece, sono in qualche modo confusi e presi alla sprovvista dalla nuova tata e dai suoi insoliti modi di fare. Nell’odierno mondo del business, i temporary manager professionali sono in possesso di una indescrivibile varietà e profondità di conoscenza. Portano con sé energia fresca ed una vasta gamma di tecniche e strumenti a cui attingono per identificare e risolvere i problemi complessi dei loro clienti.
2. L’estraneità.
Sin dall’inizio, Mary Poppins sa che resterà con la famiglia Banks solo per il tempo in cui vi sarà bisogno di lei. Il suo obiettivo non è quello di restare e diventare parte permanente delle dinamiche familiari, piuttosto è con loro per aiutarli e guidarli attraverso un periodo di transizione. I temporary manager possono supportare temporaneamente risorse interne o fungere da completamento dei talenti e delle capacità di figure senior quando l’organizzazione si imbarca in iniziative di maggiore importanza.
3. La famiglia disfunzionale.
Nella scena iniziale del più famoso film di Mary Poppins, lo spettatore viene messo a conoscenza di un recente incidente in cui i fratelli Banks si sono smarriti mentre cercavano il loro aquilone perso tra le vie di Londra. Nel frattempo, il loro papà è occupato a lavorare duramente presso una banca e la loro mamma è impegnata nelle lotte delle suffragette per il diritto di voto alle donne. Una dopo l’altra, numerose tate sono state assunte ed hanno dato le dimissioni, lo staff domestico è sconvolto e praticamente tutta la casa è nel caos. Le situazioni difficili sono il campo di battaglia dei temporary manager, che le accolgono come opportunità. I temporary manager provano una grande soddisfazione nell’inserirsi in un vuoto temporaneo nell’organizzazione del cliente, aiutandolo a risolvere le sue questioni più urgenti.
4. Il peculiare modo di fare.
Il modo di fare si esprime nelle soft skills, o intelligenza emotiva. Mary Poppins sa quando essere severa e quando risollevare il morale con un po’ di humor. Coinvolge i bambini nella pulizia della loro stanza evidenziando il lato divertente di un compito altrimenti noioso: “In tutto ciò che devi far il lato bello puoi trovar. Lo troverai e… hop! Il gioco vien!”. Oltre a fornire un solido supporto tecnico (ad esempio, nella digitalizzazione, nella gestione delle risorse umane, nel controllo di gestione), un temporary manager può portare energia positiva in una organizzazione stanca e problematica e negli individui che ci lavorano.
5. Il miglioramento delle dinamiche.
Mary Poppins non perde mai di vista l’obiettivo finale. Mentre la famiglia Banks impara a rispettare ed amare Mary e lei chiaramente apprezza la loro compagnia, sta attenta a fare in modo che loro non diventino eccessivamente dipendenti da lei. Nella scena finale del primo film, lei è in piedi sullo sfondo a guardare la rinnovata e coesa famiglia Banks mentre va felice a far volare l’aquilone. Piuttosto che restare, con il rischio di intralciare le nuove dinamiche familiari, Mary Poppins riconosce che un nuovo vento sta soffiando. Apre l’ombrello e lascia che la trasporti nel cielo verso una nuova sfida. Con un’occhiata indietro ed un sorriso soddisfatto, riflette su un lavoro ben fatto.
Se Mary Poppins, la quintessenza del temporary manager, ha aiutato la famiglia Banks a trovare una dinamica migliore ed a far volare in alto il loro aquilone, le potenzialità di un temporary manager in uno studio professionale sono infinite.
PS: se ti piace Mary Poppins, non può mancare questa tazza sulla tua scrivania.