Claudia Spagnolo, marketing specialist, ci guida nel mondo dell’immagine coordinata, spiegando come elementi visivi e sensoriali possano trasformarsi in codici di brand. Un’identità professionale ben costruita non è solo estetica: è una strategia, un posizionamento, un gancio emotivo che resta impresso nella mente delle persone. Per i professionisti, l’immagine coordinata non è un’opzione, ma una leva per essere riconosciuti – e ricordati.
L’immagine coordinata è molto più di una questione estetica. Nella puntata, Claudia Spagnolo spiega come la riconoscibilità professionale passi da simboli, colori, segni grafici che creano ganci emozionali nella mente delle persone. Attraverso la psicologia della percezione, ci invita a considerare la nostra identità visiva come un sistema coerente di segnali, capaci di attivare la memoria e posizionare il brand personale nel mercato.
La coerenza è la chiave: tra ciò che si è, ciò che si comunica e ciò che si vuole trasmettere. L’immagine coordinata è il ponte tra il mondo interiore del professionista e l’esterno, tra i valori personali e la percezione pubblica. Claudia ci invita a trattare l’identità visiva come un investimento strategico di lungo periodo: dall’uso dei colori alla costruzione di codici di brand, fino alla definizione di archetipi con cui risuonare con il proprio pubblico.
La scelta non è “farsi notare”, ma farsi ricordare, e per farlo serve intenzione, coerenza e uno studio serio dell’immagine coordinata. Riconoscersi in un brand significa anche scegliere consapevolmente a chi rivolgersi e perché. E il professionista che lavora con chiarezza su di sé diventa naturalmente più riconoscibile e attrattivo.
Fonti e risorse suggerite
Riccardo Donato – L’uomo non osi separare ciò che l’Archetypal Branding unisce
Lisa Cron – Story or die: O racconti o sei fuori. Fare storytelling coinvolgente e persuasivo con le neuroscienze
