Con Davide D’Ambrogio, executive coach, esploriamo cosa significa passare da dipendente ad autonomo. Non è solo un cambio di contratto, ma una trasformazione interiore. Di motivazioni, paure, aspettative. E libertà da ridefinire.
Passare da dipendente ad autonomo non è solo una decisione professionale. È un cambiamento identitario che mette in discussione abitudini, certezze e narrazioni che ci accompagnano da anni.
In questa puntata si riflette su cosa davvero significhi diventare autonomi: non solo lavorare “per conto proprio”, ma imparare a costruire uno spazio di lavoro in sintonia con i propri ritmi, valori e obiettivi.
Il passaggio da un contesto strutturato a uno auto-disegnato richiede più della motivazione: richiede struttura mentale, visione, e una gestione realistica delle aspettative. Non basta “averne abbastanza” del lavoro dipendente. Serve capire cosa si cerca davvero dall’autonomia.
La conversazione tocca alcuni nodi ricorrenti: la solitudine decisionale, la gestione del tempo, il rapporto con il denaro, la fatica di “spiegare” agli altri cosa si sta facendo. Ma anche la gioia di costruire qualcosa di proprio, di riscoprirsi capaci, di rispondere prima a sé stessi che a una gerarchia.
Viene proposta una lettura più concreta del concetto di libertà: non assenza di vincoli, ma possibilità di scegliere a cosa dire sì. E si affronta anche il tema della paura: non come ostacolo, ma come termometro di ciò che conta davvero.
Passare da dipendente ad autonomo non è per tutti. Ma può essere per chi è disposto ad ascoltarsi con onestà, a fare i conti con le proprie ombre e a costruire giorno dopo giorno un modo nuovo di lavorare.
Il punto non è solo lasciare un contratto. È capire cosa si sta scegliendo davvero. E se quella scelta parla di te – o di un’immagine che ti sei convinto di dover incarnare.
Una puntata da ascoltare se sei in bilico, se senti qualcosa che tira… ma non hai ancora trovato le parole.
