Con Cristina Pedretti, coach e formatrice, esploriamo cosa succede quando il lavoro e la famiglia smettono di convivere in pace. Una riflessione sulla complessità di scegliere senza sensi di colpa e di cercare un equilibrio possibile.
Quando si parla di lavoro e famiglia, la narrazione dominante è ancora binaria: o riesci a far tutto, o stai sbagliando qualcosa. Ma per molte persone – soprattutto donne – il punto non è “far tutto”, è decidere cosa ha senso davvero in un certo momento della vita.
In questa puntata si parla di priorità, equilibrio, modelli da smontare e aspettative da ridimensionare. Di come l’identità professionale e quella personale non siano mai davvero separate, e di quanto pesino le proiezioni sociali nel momento in cui ci si interroga su quale strada seguire.
Si riflette sull’idea che l’equilibrio non sia un punto fisso da raggiungere, ma un movimento da gestire: in certe fasi si lavora tanto, in altre si rallenta. E in ogni passaggio, è fondamentale avere un sistema di supporto: interno (valori, consapevolezza, obiettivi) ed esterno (relazioni, spazi, confronto).
La conversazione tocca anche il tema della colpa: quella che emerge quando si sceglie il lavoro e si pensa di trascurare i figli, o viceversa. Ma forse è ora di cambiare domanda: non più “sto facendo abbastanza?”, ma “sto facendo ciò che è giusto per me, adesso?”
Lavoro e famiglia possono coesistere, ma non in equilibrio perfetto. Possono farlo in un modo personale, mutevole, costruito nel tempo. E ogni scelta che tiene conto della realtà, e non solo dell’ideale, è già una scelta sana.
Per chi si sente sospeso tra il bisogno di stabilità e il desiderio di trasformazione, questa puntata offre un’occasione per rimettere le cose a fuoco. E per scoprire che l’equilibrio vero non è fare tutto, ma scegliere cosa conta adesso.
Fonti e risorse suggerite
Stefania Andreoli – Lo faccio per me: Essere madri senza il mito del sacrificio
